Silent Servants - The Butler, The Lady, The Barman

Nata a Milano e cresciuta a Roma dove si laurea in architettura, Angelica Frullini sviluppa presto un senso per l‘estetica, interessandosi sopratutto alla relazione di quest‘ultima con il concetto di funzionalità legato all‘evoluzione delle abitudini e degli stili di vita in continuo cambiamento. Il bisnonno, un famoso antiquario attivo tra Firenze, Londra e Parigi, e il padre, critico musicale appassionato di arte, le permisero di crescere in un abiente ricco di cultura ed oggetti particolari che instillarono in lei il piacere per il bello. Dopo aver lavorato come architetto a Stoccolma, dove l‘avanguardia creativa influenza ancora oggi la scena del Design internazionale, e inseguito a Zurigo, dove il razionalismo formale e la qualità di esecuzione rappresentano la chiave del successo di un sistema riconosciuto in tutto il mondo, Angelica decide di tornare in Italia per scoprire le maestranze artigiane ancora presenti in questo paese, autrici di un patrimonio prezioso. A seguito di una lunga ricerca, Frullini decide di lanciare un nuovo marchio dedicato alla "Haute Cabinetry", con l‘obbiettivo di creare una continuità con la migliore tradizione manifatturiera, creando piccoli gioielli d‘arredo, versatili ed allo stesso tempo eleganti, adatti ad ogni tipologia di spazio, sia quello più intimo che quello di rappresentanza.

gioielli Co.Ro., realizzati a mano da artigiani italiani, rappresentano un’armoniosa fusione tra razionalismo e tradizione classica . Infondono suggestioni di carattere metafisico, passando attraverso il mondo della geometria e studiando nuove relazioni dimensionali. Non è un caso che le due designers, Costanza De Cecco e Giulia Giannini, siano due architetti. La loro formazione incide in maniera determinante sul loro modo di guardare il mondo e quindi sulla ideazione e sulla progettazione delle loro creazioni. Il metodo della composizione di ogni gioiello muove da una ricerca incentrata sullo spazio e produce volumi e forme che rimandano alla geometria strutturale di mondi chiusi in dimensioni minime. Spesso si tratta di gioielli ispirati a delle architetture, edifici legati ad immaginari collettivi, archetipi di età e istanze tra le più differenti. Dalle case mediterranee ai templi , come alle opere industriali, riproposti, con un pò di ironia, attraverso il gioco del salto di scala e funzione, da spazi da vivere ad architetture da indossare.